Gaetano Messineo Nutrizione & Benessere (Brescia)
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La salute vien mangiando

"I nostri nonni mangiavano principalmente materie prime, frutti della ricchezza della loro terra: le verdure e la frutta dell'orto, i cereali in chicco, i legumi, la carne e il pesce appena uccisi, il latte e i suoi derivati fatti in casa, la pasticceria casalinga (le torte, il pane e biscotti semplici) e anche il vino era un prodotto semplice e genuino".

"I nostri genitori cominciarono a comprare nei negozi perdendo via via l'abitudine a coltivare e a raccogliere il frutto del loro lavoro; scoprirono i prodotti  lavorati industrialmente, quelli confezionati, e si abituarono ad essi, allontanandosi dalle materie prime. Potremmo dire che al 50% ancora cucinavano (anche se cibi più complessi e ricette più sofisticate) e al 50% delegavano ad altri la preparazione degli alimenti".

"Noi come generazione siamo andati ancora più in là, abituandoci sempre più a consumare prodotti industriali prefiniti, pronti in pochi minuti, come quelli precotti, quelli per il forno a microonde, quelli surgelati e via via fino a quelli praticamente già pronti per essere consumati. Oggi non c'è più quasi nessuno che si prende il tempo per cucinare, né a livello personale, né a livello collettivo. Addirittura il panettiere (uno dei simboli più forti del mondo semplice) si sta convertendo al prodotto semi finito, acquistando farine "già pronte e preparate" per i diversi tipi di pane".

​"Anche i bambini non sanno più riconoscere le materie prime, convinti che le mele, il riso, il latte, vengano dai supermercati".

Ci si chiede se ci sia differenza a livello salutare, tra mangiare un prodotto finito o materie prime. OVVIAMENTE!  Questi prodotti semi finiti o finiti, sono davvero molto complessi, e ovviamente più il cibo è complesso, maggiore sarà la difficoltà a digerirlo, perché l'organismo fa fatica a riconoscere in esso le materie prime e quindi ad attivare i succhi digestivi corrispondenti.  L'uomo moderno è affascinato dal prodotto finito e ha dimenticato la semplicità, la genuinità, la bellezza e il sapore vero delle materie prime. 

( Tratto da un articolo del Dott. Giacomo Bo, sulle parole dello scrittore italiano Erri De Luca)
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